Il castello di Gorizia è una fortificazione risalente all'XI secolo e costruita sul colle (155 m s.l.m.) che domina la città da cui prende il nome. La costruzione del castello è databile intorno al 1001, anno nel quale per la prima volta compare il titolo di conte di Gorizia, abbinato a Enrico IV di Spanheim, che presuppone la presenza di una fortificazione in loco. La prima raffigurazione del castello è risalente al 1307 impressa sul sigillo concesso alla città da Alberto II, sebbene la figura sia molto stilizzata si riesce a distinguere chiaramente il mastio. È probabile che intorno al 1350 il castello avesse sembianze simili a quello di Bruck presso Lienz. Alla morte di Leonardo, l'ultimo conte di Gorizia, avvenuta nel 1500 il feudo e il castello di Gorizia divennero proprietà di Massimiliano I d'Asburgo imperatore del sacro romano impero; il quale, pur rinforzandone le difese, nel 1508 perse la fortificazione e il territorio che caddero nelle mani della Repubblica di Venezia la quale rivendicava la successione della contea. Sotto la Serenissima il castello ebbe un'ulteriore opera di fortificazione per renderlo più adatto alla guerra rinascimentale che comprendeva l'utilizzo delle armi da fuoco, tra le varie modifiche apportate venne anche abbattuto il mastio dell'XI secolo, tuttavia Venezia riuscì ad occupare il territorio per soli tredici mesi fino al giugno del 1509. Nel secolo successivo il castello venne utilizzato come carcere (foto 16 e 17) e come caserma e perdette il suo aspetto medievale. Nel XVIII secolo venne ulteriormente ampliato con bastioni, polveriere e muraglioni, la costruzione di alcune di queste opere furono supervisionate dal matematico e astronomo Edmond Halley. Il castello adesso ospita il Museo del Medioevo Goriziano, gli interni sono arredati con mobili e suppellettili originali (foto 11-13), e fanno mostra riproduzioni di armi bianche e macchine d'assedio. Nel cortile centrale è ancora possibile vedere i resti del vecchio torrione dell'XI secolo (foto 20 e 22). Sopra l'entrata c'è una statua raffigurante il leone di san Marco, simbolo della Serenissima, pur risalente al XVI secolo non è mai stato utilizzato, a causa della breve dominazione veneziana, fino al 1919, anno in cui è stato collocato nella sua sede attuale. Sulla collina intorno al castello si estende un parco pubblico.