La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Cosenza. Costruita intorno alla metà dell'XI secolo, vanta, grazie alla sua storia quasi millenaria, più stili architettonici. Il 12 ottobre 2011 è stata riconosciuta come patrimonio testimone di cultura di pace dall'UNESCO. L'attuale cattedrale sorge nello stesso luogo di una chiesa più antica, costruita nell'XI secolo e quasi completamente rasa al suolo da un terremoto nel 1184. La costruzione del nuovo edificio iniziò qualche anno più tardi e terminò nel 1222. Il 1748 segnò l'inizio di nuovi lavori di trasformazione che portarono la cattedrale ad essere ricoperta da sovrastrutture barocche che, oltre a nasconderene le originarie forme, provocarono la scomparsa di innumerevoli opere d'arte. A completare l'opera di trasformazione intervenne nella prima metà del XIX secolo il rifacimento della facciata trasformata in un ibrido stile neogotico. La facciata a salienti è divisa in tre parti nello sviluppo trasversale della parte del basamento e si presenta con quattro pilastri e tre portali di cui uno, quello centrale, più grande. Sui tre portali si trovano altrettanti rosoni, di cui due di media grandezza ed un terzo, quello sul portale principale, più grande. All'interno si trovano due importanti mausolei: quello di Enrico VII di Germania e quello della Regina di Francia Isabella d'Aragona. Il mausoleo di Enrico VII (foto 11-13) è composto da un sarcofago situato nella navata di destra, opera di riutilizzo di epoca ellenistica, che illustra in bassorilievo il mito della morte del giovane Meleagro. Il sepolcro di Isabella d'Aragona, invece, è in stile gotico ed è situato nel transetto di sinistra (foto 6-10). In un trittico a tutto tondo scomparso per secoli sotto la veste barocca, la regina è rappresentata, come il consorte, ginuflessa a lato della Vergine.