La cappella degli affreschi (o Brancaccio) è una cappella della chiesa di San Domenico Maggiore di Napoli affrescata da Pietro Cavallini nel 1308 circa. È di fatto l'unica cappella della chiesa che conserva un ciclo di affreschi risalente all'epoca angioina, quindi al periodo di edificazione del complesso religioso. La cappella apparteneva al patronato dei Brancaccio e fu incaricato dell'esecuzione del ciclo di affreschi il romano Pietro Cavallini, il quale all'epoca del suo arrivo a Napoli fu ospite illustre di Carlo II d'Angiò, dando vita ad un rapporto lavorativo che legherà il pittore alla famiglia angioina fino al 1317 inoltrato, con i lavori nel coro delle monache di Santa Maria Donnaregina Vecchia. La committenza dell'opera avvenne nel 1308 circa e questa spetta all'allora cardinale napoletano Landolfo Brancaccio. Le scene ritratte nella cappella sono undici, tutte inquadrate in cornici affrescate con motivi cosmateschi, e sono inoltre suddivise in tre storie, ognuna di queste rappresentate in una delle tre pareti della cappella. Lungo la parete di sinistra, in tre scene, poste una nella lunetta alta, una nella fascia centrale ed una in quella inferiore, sono le Storie su San Giovanni Evangelista, con per ultima la scena della Crocifissione di Cristo. Sulla parete frontale sono ripresi in alto, ai lati della bifora, due figure di Profeti mentre nella fascia centrale e inferiore sono le Storie su Sant'Andrea. Infine nella parete di destra sono collocati in due riquadri le Storie su Maria Maddalena. Il ciclo di affreschi è caratterizzato da elementi tipici della pittura cavalliniana, come la solida volumetria delle figure e il plasticismo delle vesti e delle architetture, che parlano un linguaggio pittorico giottesco (ad esempio foto 3,6,10,12); i personaggi presentano volti dalla forte espressività e posti in grande figura in primo piano, alle cui spalle sono poi le grandi architetture che fanno da sfondo alle scene narrative (ad esempio foto 4,7,13). Non manca poi la cura nei minimi particolari dei dettagli dell'intera composizione (ad esempio foto 15).