DA PORTO VENERE ALL'ISOLA DI PALMARIA
itinerario

 

Nel 1997 Porto Venere, insieme con le isole Palmaria, Tino, Tinetto e le Cinque Terre è stato inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Il paese di Porto Venere sorge all'estremità meridionale di una penisola, la quale, distaccandosi dalla frastagliata linea di costa della riviera ligure di levante, va a formare la sponda occidentale del golfo della Spezia, detto anche "golfo dei Poeti". Alla fine di questa penisola si trovano tre piccole isole: la Palmaria, il Tino e il Tinetto. Solo l'isola Palmaria, che sorge proprio di fronte al borgo di Porto Venere al di là di uno stretto braccio di mare, è in piccola parte abitata. Molto note sono le spiagge del comprensorio, grazie all'acqua cristallina e alla forte corrente del mar Ligure, che in prossimità della costa raggiunge repentinamente discrete profondità. Da segnalare le spiagge del lato nordovest dell'Isola Palmaria, citate peraltro nella Guida Blu del Touring Club Italiano e Legambiente. La chiesa di San Pietro (foto 31-38) è la chiesa vestigiale più antica del Golfo e costituisce una delle più famose attrazioni turistiche del luogo. All'estremità del paese, sullo sperone roccioso che si protende a picco sul mare aperto, una piccola basilica paleocristiana era stata costruita nel V secolo sui resti di un tempio romano, probabilmente dedicato a Venere Ericina. Connessa alla chiesa paleocristiana più tardi era sorta anche un'abbazia benedettina della quale sono rimasti scarsi resti. Alla prima veste romanica (1198) succedette la parte gotica con paramento a fasce bianche e nere che risale al XIII secolo e che fu realizzata dalla Repubblica di Genova, probabilmente tra il 1256 e il 1270. Il nuovo edificio genovese, che è collegato all'ambiente del più antico tempio paleocristiano attraverso due aperture ad arco, insiste sull'area del piccolo chiostro dell'antica abbazia distrutta. Un'iscrizione in latino incisa nel marmo consumato dalle intemperie, ma trascritta quando ancora era leggibile, riporta la possibile data di conclusione dei lavori. Faceva parte dell'abbazia la suggestiva Loggia romanica affacciata sul mare e sulle Cinque Terre, con quattro aperture colonnate, che reca elementi costruttivi di epoca romana, probabilmente materiali di spoglio del tempio di Venere (foto 38).




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