Civita è una frazione di 11 abitanti del comune di Bagnoregio, facente parte dei borghi più belli d'Italia e famosa per essere stata definita "La città che muore" dallo scrittore Bonaventura Tecchi, che vi trascorse la sua giovinezza. Civita venne fondata 2500 anni fa dagli Etruschi. Sorge su una delle più antiche vie d'Italia, congiungente il Tevere (allora grande via di navigazione dell'Italia centrale) e il lago di Bolsena. All'antico abitato di Civita si accedeva mediante cinque porte, mentre oggi la porta di Santa Maria o della Cava, ne rappresenta quella principale, inoltre è possibile accedere a Civita dalla valle dei calanchi attraverso una galleria scavata nella roccia. La struttura urbanistica dell'intero abitato è di origine etrusca, costituita da cardi e decumani secondo l'uso etrusco e poi romano, mentre l'intero rivestimento architettonico risulta medioevale e rinascimentale. All'interno del borgo rimangono varie case medievali, la chiesa di San Donato, che si affaccia sulla piazza principale e al cui interno è custodito il S.S. Crocefisso ligneo, Palazzo Alemanni, sede del Museo Geologico e delle Frane, il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, i resti della casa natale di san Bonaventura e la porta di Santa Maria, con due leoni che tengono tra le zampe una testa umana, a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi. Il vecchio paese è iscritto all'associazione de I borghi più belli d'Italia. Per la sua posizione geografica suggestiva e il suo impianto medievale è ogni anno meta di numerosi turisti ed è stata diverse volte utilizzata come set cinematografico.