Villa Adriana fu una residenza imperiale extraurbana, fatta realizzare presso Tivoli dall'imperatore Adriano (117-138). La struttura appare come un ricco complesso di edifici realizzati gradualmente ed estesi su una vasta area, che doveva coprire circa 120 ettari, in una zona ricca di fonti d'acqua a pochi chilometri dal centro abitato di Tibur e 17 miglia romane dall'Urbs. Nel 1999 Villa Adriana è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Questa galleria propone le fotografie di alcuni tra i numerosi e bellissimi ambienti della villa. Il Pecile (foto 5-10), un'immensa piazza colonnata di forma quadrangolare, decorata al centro da un bacino e circondata da un portico, si innalzava su poderose costruzioni artificiali. Attraverso una serie di edifici termali poi si giungeva al Canopo. Sulla piazza centrale, si affacciavano gli alloggi delle guardie, del personale amministrativo e di servizio. La Sala dei Filosofi (foto 11-13) è la sala intermedia tra la Piazza del Pecile e il Teatro Marittimo. Questa sala era adibita alle riunioni con i politici più importanti ed era ricoperta di marmo rosso che ricordava la potenza dell'imperatore, come documentano le impronte delle lastre sulla malta di allettamento lungo le pareti e i fori per le grappe di sostegno. Sul muro vi erano sette nicchie dove probabilmente erano rappresentati sette filosofi o parenti. Il Teatro marittimo (foto 14-18), definizione assegnata dai moderni, è una delle prime costruzioni della villa, tanto che è stata interpretata come la primissima, provvisoria residenza di Adriano nel sito. All'interno consta di un portico circolare a colonne ioniche, voltato. Il portico si affaccia su un canale al centro del quale sorge un isolotto di 45 m di diametro, composto anch'esso da un atrio e da un portico in asse con l'ingresso, più un piccolo giardino, un complesso termale minore, alcuni ambienti e delle latrine. La struttura non prevedeva alcun ponte in muratura che collegasse l'isolotto al mondo esterno, e per accedervi era necessario protendere un breve ponte mobile. Hospitalia era il luogo dove soggiornavano i soldati romani di guardia (foto 19-30) . In ogni stanza c'è una pavimentazione diversa ed in ogni stanza entravano 3 soldati. la camera era arredata con un armadio e probabilmente dei cassettoni posti ai lati delle pareti. I pavimenti erano in mosaici e le pareti decorate con semplici stucchi. Per mezzo di una scala si accedeva al piano superiore, dove si potevano trovare altre stanzette. Il canopo (foto 33-46). Questa struttura evoca un braccio del fiume Nilo con il suo delta, che congiungeva l'omonima città di Canopo, sede di un celebre tempio dedicato a Serapide, con Alessandria, sul delta del Nilo. Attorno alla piscina-canale correva un elegante colonnato, con copie di famose statue greche, come le statue delle cariatidi, copie romane di quelle dell'Eretteo, che sono rivolte verso la piscina e non verso i visitatori, creando così un riflesso incantevole sulla superficie dell'acqua. L'ampia esedra alla fine della vasca presenta il triclinio imperiale al cui interno si trova lo stibadium, il letto triclinare; vi si tenevano i banchetti, resi spettacolari dagli effetti d'acqua, dagli spettacoli galleggianti e dagli zampilli che attorniavano i commensali. In realtà, tuttavia, come sembrano suggerire i bolli presenti sui laterizi, la costruzione del Canopo va collocata in una data antecedente al 132, anno del soggiorno in Egitto dell'imperatore. L'edificio andrebbe piuttosto interpretato come rappresentazione esotica di un ambiente nilotico, solo vagamente ricollegabile al ramo canopico sul delta del fiume. In asse con la valle del Canopo si levano i resti di due stabilimenti termali detti, per le loro differenti dimensioni, Grandi e Piccole Terme (foto 47-57). La diversità delle dimensioni indica che diversi dovevano essere i destinatari: ospiti di riguardo e famiglia imperiale per le Piccole Terme, decorate con grande ricchezza e raffinatezza, e personale addetto alla Villa per le Grandi Terme[12]. Degli altri edifici annessi a questo complesso, costituiti da una serie di ambienti, si ritiene fossero destinati ad alloggio della guardia imperiale (sono detti infatti Pretorio) o del personale della Villa. Altri ambienti: lo stadio (foto 31-32), le tre Esedre (foto 58-59).