Piazza di Spagna e Trinità dei MontI

Piazza di Spagna, con la scalinata di Trinità dei Monti, è una delle più famose di Roma. Deve il suo nome al palazzo di Spagna, sede dell'ambasciata dello Stato iberico presso la Santa Sede. Al centro della piazza vi è la nota fontana della Barcaccia, che risale al primo periodo barocco, realizzata da Pietro Bernini e da suo figlio, il più celebre Gian Lorenzo. Piazza di Spagna in una foto del 1868 All'angolo destro della scalinata vi era la casa del poeta inglese John Keats, che vi visse e morì nel 1821, oggi trasformata in un museo dedicato alla sua memoria e a quella dell'amico Percy Bysshe Shelley, piena di libri e memorabilia del Romanticismo inglese. All'angolo sinistro c'è, invece, la sala da tè Babington's aperta nel 1893. Dal lato di via Frattina sorge il Palazzo di Propaganda Fide, di proprietà della Santa Sede. Di fronte alla sua facciata, progettata da Bernini (mentre la facciata laterale è invece di Francesco Borromini), svetta la colonna dell'Immacolata Concezione, che fu innalzata dopo la proclamazione del dogma per volontà del re Ferdinando II delle Due Sicilie in ringraziamento per uno scampato attentato, e inaugurata il giorno 8 dicembre 1857. La monumentale scalinata di 135 gradini, commissionata dal cardinale Pierre Guérin de Tencin, fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725: essa venne realizzata, grazie a dei finanziamenti francesi a partire dal 1721, per collegare l'ambasciata dei Borbone di Spagna, a cui la piazza deve il nome, alla chiesa della Trinità dei Monti. Venne progettata sia da Alessandro Specchi sia da Francesco De Sanctis dopo generazioni di lunghe e accese discussioni su come il ripido pendio sul lato del Pincio dovesse essere urbanizzato per collegarlo alla chiesa. La soluzione scelta fu quella di De Sanctis: una grande scalinata decorata da numerose terrazze-giardino, che in primavera ed estate viene addobbata splendidamente con molti fiori. La sontuosa, aristocratica scalinata, posta all'apice di un lungo asse viario che portava al Tevere, fu disegnata in modo che avvicinandosi gli effetti scenici aumentassero man mano. Tipico della grande architettura barocca era infatti la creazione di lunghe, profonde prospettive culminanti con quinte o sfondi a carattere monumentale. In cima alla scalinata sorge la chiesa della Santissima Trinità dei Monti. La chiesa è officiata anche in francese ed è affidata alla Comunità dell'Emmanuele ed è una delle 5 chiese cattoliche francofone di Roma, insieme con San Luigi dei Francesi, San Nicola dei Lorenesi, Sant'Ivo dei Bretoni e Santi Claudio e Andrea dei Borgognoni.




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