Parco archeologico di Ostia Antica

Ostia fu una città del Latium vetus, porto della città di Roma, posta nelle vicinanze della foce del fiume Tevere. Prima colonia romana fondata nel VII secolo a.C. dal re di Roma Anco Marzio, secondo il racconto tradizionale, si sviluppò particolarmente in epoca imperiale come centro commerciale e portuale, strettamente legato all'annona (approvvigionamento di grano per la capitale). Rimase centro residenziale e amministrativo dopo la costruzione dei porti di Claudio e di Traiano, ma decadde rapidamente in epoca tardo-antica, sostituita dal centro portuale di Porto, e fu abbandonata in epoca alto-medievale. Le rovine della città furono scavate a partire dagli inizi del XIX secolo: si sono conservate, insieme ai monumenti pubblici, numerose case di abitazione e strutture produttive, che ne fanno un'importante testimonianza della vita quotidiana antica. Ostia Antica insieme a Pompei è il sito archeologico più grande del pianeta con un'area di 150 ettari ed è stato riportato alla luce solo il 40%. Più della metà della città è dunque ancora sepolta. Il castrum repubblicano, secondo la tipica pianta ortogonale, era impiantato su due vie principali che si incrociavano ad angolo retto al centro: il cardine e il decumano massimi, quest'ultimo impostato sul tracciato della via Ostiense proveniente da Roma. Cardine e decumano uscivano dalle mura del castrum per mezzo di quattro porte. Analogamente alla suddivisione di Roma in 14 regioni, anche Ostia era stata divisa in regioni, in numero di almeno cinque, delle quali non conosciamo l'estensione o i confini. Con la ripresa degli scavi nel dopoguerra, con la pubblicazione della serie degli Scavi di Ostia a partire dal 1953, l'area archeologica della città è stata suddivisa in 5 regioni moderne, limitate dalle strade principali. All'interno delle regioni gli isolati sono indicati da un numero progressivo in cifre romane e i singoli edifici all'interno degli isolati da un numero progressivo in cifre arabe. Nella regione I si trova la piazza del Foro, all'incrocio tra cardine massimo e decumano massimo, al centro dell'antico castrum. La piazza venne sistemata in età augustea e trasformata sotto Adriano ed è di forma stretta e allungata, fiancheggiata da portici. Ad una estremità è dominata dal Capitolium adrianeo, mentre sul lato opposto si trova il tempio di Roma e Augusto eretto sotto Tiberio. Sul foro si affaccia inoltre la Basilica e sul lato opposto del decumano massimo la Curia, sede dei decurioni. Lungo il lato sud del decumano massimo che attraversa il castrum si aprono anche altri edifici monumentali, tra cui la piazza porticata detta "Foro della statua eroica", della metà del IV secolo e il cosiddetto Tempio rotondo, con il cortile antistante, del III secolo. A sud-est del Foro sorge il grande complesso pubblico delle terme del Foro, erette sotto Antonino Pio. Subito fuori dalla porta occidentale del castrum si trova l'area sacra dell'antico tempio di Ercole. La regione II comprende diversi edifici pubblici costruiti nell'area presso il fiume delimitata ad uso pubblico dal pretore urbano di Roma Gaio Caninio. Un'area sacra con quattro tempietti repubblicani vi sorse agli inizi del II secolo a.C. Vi si trovano la caserma dei Vigili, il teatro con il piazzale delle Corporazioni, e il complesso termale delle terme di Nettuno. Sul luogo dove era stato martirizzato il vescovo Ciriaco, presso il teatro, sorse un oratorio cristiano, frequentato anche in epoca altomedioevale. La regione III, tra la via della Foce, il tratto orientale del decumano massimo e l'antica spiaggia, comprende prevalentemente complessi abitativi di diverse tipologie (Case a giardino, caseggiati degli Aurighi e del Serapide, Casette tipo). Fuori le mura, presso la spiaggia, è presente un lussuoso edificio tardo-antico mai terminato, con un ambiente decorato da un ricchissimo opus sectile parietale. La regione IV, tra il tratto orientale del decumano massimo e il tratto meridionale del cardine massimo, fino alla spiaggia, comprende il santuario della Magna Mater, presso porta Laurentina e numerose domus e stabilimenti termali. Lungo il decumano si aprono un macellum (mercato) e la sede collegiale della schola del Traiano. Presso Porta Marina è il tardo foro di Porta Marina. La regione V, a sud del decumano massimo, ospita horrea, strutture abitative e commerciali, alcune domus e stabilimenti termali. Sono presenti portici lungo il decumano massimo.




GALLERIA FOTOGRAFICa
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • 11
  • 12
  • 13
  • 14
  • 15
  • 16
  • 17
  • 18
  • 19
  • 20
  • 21
  • 22
  • 23
  • 24
  • 25
  • 26
  • 27
  • 28
  • 29
  • 30
  • 31
  • 32
  • 33
  • 34
  • 35
  • 36
  • 37
  • 38
  • 39
  • 40
  • 41
  • 42
  • 43
  • 44
  • 45
  • 46
  • 47
  • 48
  • 49
  • 50
  • 51
  • 52
  • 53
  • 54
  • 55
  • 56
  • 57
  • 58
  • 59
  • 60
  • 61
  • 62
  • 63
  • 64
  • 65
  • 66
  • 67
  • 68
  • 69
  • 70
  • 71
  • 72
  • 73
  • 74
  • 75
  • 76
  • 77
  • 78
  • 79
  • 80
  • 81
  • 82
  • 83
  • 84
  • 85
  • 86
  • 87
  • 88
  • 89
  • 90
  • 91
  • 92
  • 93
  • 94
  • 95
  • 96
  • 97
  • 98
  • 99
  • 100
  • 101
  • 102
  • 103
  • 104
  • 105
  • 106