Le Stanze di Raffaello sono quattro sale in sequenza che fanno parte dei Musei Vaticani e sono così chiamate perché affrescate dal grande pittore urbinate e dagli allievi della sua bottega. Da ovest a est si susseguono una serie di ambienti di forma rettangolare, che presero il nome dagli affreschi situati. Si incontrano così la Stanza dell'Incendio, la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Sala di Costantino (nella visita turistica si fa di solito il percorso inverso, passando per un balcone cinquecentesco sul Cortile del Belvedere). Le prime tre sono coperte da volta a crociera e misurano circa 7 metri per 8; la quarta 10x16. Queste sono le stanze interessate dagli affreschi di Raffaello, passaggio obbligato nel percorso che conduce alla Cappella Sistina. La stanza delal Segnatura prende il nome dal più alto tribunale della Santa Sede, la "Segnatura Gratiae et Iustitiae", presieduto dal pontefice e che usava riunirsi in questa sala. La celebrazione delle categorie del sapere negli affreschi (teologia, filosofia, poesia e giurisprudenza), ha fatto pensare che originariamente la sala fosse destinata a ospitare lo studiolo e la biblioteca del papa. In questa stanza si trova il il famoso affresco "la scuola di Atene", esaltazione della ricerca razionale. L'affresco, inquadrato da un arco dipinto, rappresenta i più celebri filosofi e matematici dell'antichità intenti nel dialogare tra loro, all'interno di un immaginario edificio classico, rappresentato in perfetta prospettiva (foto 1-13). Un altro famoso affresco è la "Disputa", Il titolo tradizionale dell'affresco deriva da un'erronea interpretazione settecentesca di un passo vasariano; "disputa", cioè "discussione", presupporrebbe una divergenza o contrasto tra coloro che discutono, seppure dalle espressioni e dalle movenze dei personaggi Raffaello volle far trasparire un interesse vivo e un trasporto nel discutere circa il grande mistero cristiano dell'eucaristia. Più appropriato sarebbe quello di Trionfo dell'eucaristia o Trionfo della Chiesa. Su due registri sono infatti raffigurate la Chiesa militante, nella parte inferiore, e la Chiesa trionfante, in quella superiore. Il dipinto è dedicato quindi alla teologia, disciplina attraverso la quale l'anima può arrivare alla verità nel campo della fede (foto 13-14). Il terzo affresco della stanza è "Il Parnaso". La scena è una rappresentazione del monte Parnaso, che secondo la mitologia greca è la dimora delle Muse. Sulla sommità del colle, nei pressi della fonte Castalia, Apollo, coronato di alloro e al centro della composizione, suona una lira da braccio, circondato dalle Muse (foto 15-16). Mentre la Stanza della Segnatura era in via di completamento, Raffaello, nell'estate del 1511, incominciò a elaborare i disegni per la decorazione della stanza successiva, destinata a sala delle Udienze. La stanza è conosciuta col nome di stanza di Eliodoro per via del famoso affresco che raffigura la cacciata di Eliodoro dal tempio. Bellissimo anche l'affresco della liuberazione di Pietro (foto 11-12). Le altre due stanze sono la Stanza dell'Incendio di Borgo e la Sala di Costantino, dove la realizzazione fu in larga parte delgata ad altri pittori a causa della prematura scomparsa del Maestro urbinate.