santa severina

Anticamente nota forse come Siberene, Santa Severina dopo essere stata presumibilmente un abitato greco-italico e poi romano, fino al 1076 appartenne ai Bizantini. Fu successivamente governata dai Normanni e poi dagli Svevi. Bellissima la piazza della città, spazio aperto a cui si accede dal basso e che si apre da una parte sulla cattedrale e dall'altra su castello (foto 10-13). Il castello normanno, interesse principae di Santa Severina, detto Carafa o di Roberto il Guiscardo, il re normanno che ne ordinò la costruzione nel XI secolo, è considerato una delle antiche fortezze meglio conservate dell'Italia meridionale. La sua costruzione risale all'epoca della dominazione normanna (XI secolo) su una fortificazione preesistente di epoca bizantina. Nel corso dei secoli e dei passaggi dalle varie famiglie regnanti, ha subito varie modifiche. Si ipotizza che l'area dove sorse il Castello fosse già occupata in età greca, come fatto supporre da alcuni scavi condotti durante il restauro. Di notevole interesse sono i resti di una chiesa bizantina con pareti affrescate e di una necropoli dello stesso periodo storico (foto 22). Agli angioini è attribuito loro il merito di aver ammodernato il castello: costruirono i torrioni cilindrici e le quattro cortine murarie che delimitano il mastio, facendo sì che il castello, per la sua architettura possente, fosse paragonabile a una delle più massicce roccaforti europee di quel periodo storico. Con l'avvento di Andrea Carafa il castello subì una delle più imponenti opere di ammodernamento, di gran lunga superiore a quella degli angioini. Carafa fece costruire cinte fortificate intorno alla roccaforte angioina, il baluardo del belvedere , la costruzione di "merli tribolati" coronati e visibili sul fronte della muraglia delle marlature (vedi foto 18).




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