L'altopiano, tra i più vasti d'Italia e il più vasto dell'Appennino, si estende per un massimo di 18 km in lunghezza e 8 km di larghezza sulla direttrice che va da nord-ovest a sud-est, per una superficie complessiva di circa 75 km² a una altitudine variabile tra i 1460 m della Val Voltigno fino ai 2138 m della stazione meteorologica, ed è compreso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il noto alpinista Fosco Maraini lo paragonò, su piccola scala, alla valle di Phari Dzong, coniando il termine di Piccolo Tibet che è ancora oggi d'uso comune. Il territorio è quasi del tutto spoglio di vegetazione sia per la quota altimetrica abbastanza elevata sia per l'opera di disboscamento dei secoli passati. Dispone di una buona biodiversità arborea e aviforme con presenza di aquile, falchi, gracchi e numerose specie di passeriformi durante il periodo migratorio. È luogo di pascolo e refrigerio estivo per mandrie e greggi dei centri limitrofi, nonché in passato luogo di riferimento per la pastorizia e la transumanza. Tutto il perimetro meridionale della piana, a cavallo con la vallata di Barisciano e l'altopiano di Navelli, è caratterizzata da una decina di laghetti di forma semicircolare e modesta profondità la cui origine è ancora incerta.Tra questi spicca il lago di Pietranzoni posto al centro dell'altopiano con ampia veduta alle spalle del Corno Grande.