Paestum, nome latinizzato del termine Paistom con il quale venne definita dopo la sua conquista da parte dei Lucani, è un'antica città della Magna Grecia chiamata dai fondatori Poseidonia in onore di Poseidone, ma devotissima a Era e Atena. Grazie ad un intenso traffico commerciale che avveniva sia per mare entrando in contatto con il mondo greco, etrusco e latino sia via terra, commerciando con le popolazioni locali della piana e con quelle italiche nelle vallate interne, nella seconda metà del VII secolo a.C. si sviluppò velocemente l'insediamento che poi dovette dar luogo a Poseidonia. Dal 560 a.C. al 440 a.C. si assiste al periodo di massimo splendore e ricchezza di Poseidonia. In questo arco cronologico, a distanza di cinquant'anni l'uno dall'altro, vengono eretti la cosiddetta Basilica (560 a.C. circa), il Tempio cosiddetto "di Cerere" (510 a.C. circa) ed il Tempio cosiddetto "di Nettuno" (460 a.C. circa). La Basilica (foto 19-25) e il tempio di Poseidone (foto 3-18) costituiscono gli edfici più importanti del cosiddetto Santuario Meridionale di Paestum (foto 1-31), mentre il tempio di Cecere era collocato nezza zona settentrionale della città (foto 32-42). In una data collocabile tra il 420 a.C. e 410 a.C., i Lucani presero il sopravvento nella città, mutandone il nome in Paistom. Nel 273 a.C. Roma sottrasse Paistom alla confederazione lucana, vi insediò una colonia di diritto latino e cambiò il nome della città in Paestum. Sotto il dominio romano vennero realizzate importanti opere pubbliche, che mutano il volto dell'antica polis greca (foto 43-66): il Foro (foto 51-53) andò a sostituire l'enorme spazio dell'agorà e ridusse l'area del santuario meridionale; il cosiddetto "Tempio della Pace", probabilmente il Capitolium, il santuario della Fortuna Virile (foto 50), l'anfiteatro (foto 60-64), il teatro (foto 66). Il geografo Strabone riporta che in seguito Paestum fu resa insalubre da un fiume che scorreva poco distante e che si spandeva fino a creare una palude. L'impaludamento della città fece sì che essa si contraesse progressivamente, ritirandosi man mano verso il punto più alto, intorno al Tempio di Cerere, dove è attestato l'ultimo nucleo abitativo. Tagliata fuori dalle direttrici commerciali, insabbiatosi il suo porto, la vita dell'antica polis si ridusse infine a pura sussistenza.